Botero, cittadino di Pietrasanta

Pietrasanta, la piccola Atene, ospita la mostra di uno dei suoi “cittadini” eccellenti, Fernando Botero. Pittore e scultore colombiano nato a Medellin nel 1932 nelle sue opere pone l’accento sul colore e la forma, deformando e gonfiando la realtà e rendendo le sue figure satiriche e sensuali, tuttavia ideali. Lo splendido e intenso rapporto tra Botero e Pietrasanta comincia circa trent’anni fa quando Botero, giovane artista in ascesa, accompagna l’amico Pierre Levai, direttore della Marlborough Gallery di New York, a visitare l’atelier dello scultore Jacques Lipchtiz a Pietrasanta. Botero portò con sé un modello di cui provò la fusione in uno dei celebri laboratori pietrasantini, da quel lontano giorno egli non si staccò mai definitivamente dalla piccola cittadina versiliese e ormai da parecchi anni lo ritroviamo ogni estate rintanato nella sua casa immersa tra gli ulivi lungo la strada che porta alla Rocca e nel suo ampio studio non lontano da Piazza del Duomo. La chiesa della Misericordia ospita dal 1993 i suoi due grandi affreschi intitolati La porta dell’Inferno e La porta del Paradido, mentre Piazza Matteotti offre ai cittadini, ai turisti, ai semplici passanti, l’ironica bellicosità di un soldato romano che sembra difendere la città dalle insidie del mondo esterno.

A fare compagnia al celebre guerriero romano, adesso ornano Piazza del Duomo, fino a metà settembre, alcuni protagonisti dei percorsi cittadini di tutto il mondo celebrati dalla storia espositiva di Botero, mentre la Chiesa di S. Agostino e il suo Chiostro ospitano oltre che le sue famose statue rappresentanti persone o cose ipertrofiche, anche una ricca collezione di dipinti e disegni che segnano il cammino artistico di Botero. Dai celebri ritratti di Picasso, Giacometti e altri artisti celebri fino a La toilette del 1996, meravigliosa incarnazione pittorica di sensualità e ironia. Una mostra meravigliosa e coinvolgente che insegna a conoscere oltre che il Botero artista, anche il Botero cittadino, uomo comune, amico delle strade, dei vicoli, delle piazze che per tanti anni lo hanno accolto a braccia aperte e per tanti anni ancora lo accoglieranno. Botero artista che è riuscito a coniugare in maniera estremamente semplice la cultura europea ispirata da Goya, Giotto, Piero della Francesca, Velàsquez alla cultura latino-americana che fa dell’irreale e del fantastico la sua bandiera. Tutto ha per lui la dimensione della contemplazione.

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