Paolo Dolzan e il potere armonico dell’anima

“Quello che non mi dai non te lo chiedo, no, ma muoia e di sé non lasci traccia nell’estremo sussulto della carne” (Garcia Lorca).
Tecnicamente i risultati creati, in stretta relazione con il supporto, celebrano un rituale armonico che vive nel solo spazio del sillogismo figurativo.
Corpi e – carne – vivono le tematiche di queste naturali opere. Figure antropomorfe, animali, sembianze, straziano l’essenza e il potere umano, codificando in natura la potenza espressiva. La percezione di Paolo Dolzan è intensa, nitida, perché comporta la presenza fisica dell’oggetto ed è indi legata al tempo e allo spazio. L’immaginazione invece è volutamente debole, confusa, imprecisa, modificabile a nostro piacimento, libera da vincoli sensoriali e quindi molto più flessibile. La ricerca pittorica si manifesta sulle superfici di Paolo Dolzan, dove i soggetti, pur mantenendo una intensa leggibilità, sono trasformati a inseguire un loro possibile mutamento, sospesi in uno spazio metafisico, dicono. Le immagini figurate invece hanno una causa mnemonica, nel senso che esse subentrano quando le percezioni scompaiono e non hanno bisogno, per sussistere, di una fedeltà alla realtà. Quando gli stimoli vengono a mancare, quando i ricettori sensoriali non trasmettono più la presenza dell’oggetto, le immagini non sono più legate alle vie sensoriali, ma permangono sotto forma di immaginazione sullo strato superficiale del supporto. È un’attività fantastica è una valvola di sicurezza al dinamismo interiore, un processo di liberazione dalle più profonde aspirazioni, quelle di Dolzan. È venuto il momento di accorgersi che il modello umano civilizzato è ormai diventato un limite, non possiede più alcuno slancio evolutivo, può pensare l’artista. Nato nel 1974 a Mezzolombardo in provincia di Trento, Paolo Dolzan si diploma presso l’Istituto Statale d’arte “A. Vittoria” di Trento. Nel 1998 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia, allievo del corso di pittura del Prof. Carlo Di Raco. Partecipa a molte collettive e a diverse personali.