L’archeologia pugliese prende il largo

Esistono delle zone archeologiche nella nostra bella Italia dimenticate da tutti, dallo Stato, dalle Regioni, persino dai propri abitanti. Zone che un tempo brulicavano di templi, teatri, fornaci, ville patrizie, adesso queste zone dimenticate, sono sotto il tiro di giovani imprenditori che hanno capito l’importanza della Storia, dell’Arte e dell’Archeologia. Nascono parchi archeologici, si restaurano chiese, antichi palazzi riprendono vita, insomma stiamo vivendo un periodo di rinnovata attenzione verso il nostro patrimonio artistico finalmente riconosciuto come fonte di lavoro e guadagno, oltre che mezzo indispensabile per riappropriarsi delle proprie radici. Ed è proprio in questo quadro che si sistema l’idea di un gruppo di giovani velisti, con il mare nel sangue e negli occhi, decisi a rilanciare le bellezze archeologiche della propria regione coniugando l’amore per il mare a quello per l’archeologia. La società A bordo! Charter e Broker, al suo primo vagito manda in realtà un urlo. Già perché tra le tante proposte che presenta, rigorosamente legate ai percorsi marittimi della Magna Grecia (Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Grecia Ionica), spicca la possibilità di poter effettuare una vacanza per mare che soddisfi la nostra voglia di veleggiare lungo coste e insenature naturali di rifulgente bellezza, per fortuna incontaminate da orde di turisti, e di poter scendere a terra per ammirare i resti di quella che fu una tra le civiltà più ammirate dalla storia: quella Greca. Resti d’insediamenti abbarbicati su scogliere a picco (Marina di Pulsano), torri d’avvistamento lungo tutta la costa, sarcofagi messapici e fontane ellenistiche (Gallipoli), grotte naturali che hanno restituito ceramiche dell’età del bronzo e del neolitico, un santuario messapico del VIII sec a. C. ( Santa Maria di Lèuca) (nella foto), e via via risalendo verso Otranto per arrivare a Egnatia porto dell’Apulia sito archeologico d’estrema importanza per la conoscenza della logistica portuale dell’epoca, l’acropoli che ha riportato alla luce fondi di capanne e vasellame riferibili all’abitato più antico. Senza dimenticare le meravigliose cattedrali romaniche, le chiese bizantine, i castelli aragonesi e fredericiani disseminati lungo tutta la costa pugliese. Pensate l’impatto che devono avere luoghi di questo genere se visti dal mare…potremmo immaginarci come antichi greci alla ricerca di nuove terre da conquistare!